Riflessione in vista del Natale 2018

La Miseria e l'ignoranza - Illustrazione John Leech
Negli ultimi giorni mi è capitato di vedere, in TV su uno dei canali del digitale terrestre dedicati ai bambini, "A Christmas Carol" della Disney, un adattamento edulcorato per i più piccoli dello splendido e allo stesso tempo terrificante racconto di Charles Dickens. L'ho rivisto in compagnia di mio figlio, un simpatico bimbo di 4 anni, divertito dalla commedia fantastica interpretata da personaggi che lui ama.
Ogni volta che rileggo il racconto o ne vedo la trasposizione televisiva, mi ritrovo con la stessa identica riflessione su ciò  che stiamo diventando.
Tutti buoni e magnanimi ma paragonabili tutti a Ebenezer Scrooge (un vecchio ricchissimo avaro dal cuore arido), perché  non si disdegna di vivere nella falsità di una finta bontà, ma celando un animo spregevole ed un cuore gelido come il ghiaccio, pronti a sacrificare gli altri per il proprio insulso tornaconto,  proprio come Scrooge sacrifica il suo dipendente Bob Cratchit al quale, a malincuore, concede il giorno di Natale libero.
Scrooge, tuttavia, si ravvede dopo un  viaggio nel suo passato nel suo presente e nel futuro, accompagnato dai tre spiriti del Natale passato, presente e futuro. Noi siamo in grado di ravvederci?
Siamo in grado di fare i conti con noi stessi?
Mi guardo intorno e vedo ogni tipo di prevaricazione lavorativa, brogli e raggiri anche morali. Un periodo bruttissimo in cui si può comprare qualsiasi cosa persino la dignità delle persone e la morale senza avere alcuno scrupolo a farlo. Un momento in cui basta solo avere un briciolo di potere per poter disporre di persone come se fossero cose o una proprietà privata. Ma cosa stiamo diventando?
Che razza di società si sta costruendo in cui chi ha potere di ordinare una strada da seguire, appurandola sbagliata, scarica la responsabilità sui subalterni dicendo che è stata una loro decisione senza provare il minimo rimorso.
Siamo ancora in grado di guardarci dentro e di autoassolverci, non dai peccati, ma dai comportamenti disdicevoli che perseguiamo? A quanto pare si! perché anziché progredire, regrediamo miseramente nel degrado morale.
Vi sono anche coloro che, travestendosi da persone distinte e perbene, addirittura, non disdegnano di impegnarsi a far licenziare o allontanare persone dal posto di lavoro, solo perché non gradite ad un ipotetico nuovo establishment. 
Mi chiedo come facciano simili individui a dormire la notte. Forse fanno finta di nulla, ma sono così sicuri che gli altri faranno finta di non ricordarlo?
Non si rendono conto che attraverso tale fare gretto, di animo arido e meschino,  generano l'ignoranza e la miseria che portano inesorbilemente al degrado sociale?
Allora non resta che sperare nella visita notturna dei tre spiriti di Scrooge. 

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