Il Governo vende 150 auto blu e ne acquista di nuove per 25 Milioni di euro
Tutti abbiamo sentito del metodo "smart" per vendere le auto dello
Stato (le cosiddette auto blu) on line, mettendole all'asta. In poco
tempo le vetture sono arrivate ad un prezzo che ogni esperto direbbe
eccessivo per automobili che hanno percorso diverse centinaia di
migliaia di chilometri. Chissà forse valgono tanto perché sono blindate o
hanno i gadget alla "James Bond", dei poveri però.
L'operazione era quella di dare un segnale forte in favore del risparmio per cercare di restituire un minimo di credibilità alla politica; purtroppo però non è andata così perché, dal principio, in molti dicevano che l'Italia aveva dato l'impressione di essere alla canna del gas, ma tutto è tornato a posto quando si è appreso che in realtà saranno acquistate 210 vetture nuove fiammanti e tutte blindate, con un impegno di spesa di decine di milioni di euro, tant'è che l'ultima gara si è chiusa qualche giorno fa.
Coloro che pensavano che la Presidenza del Consiglio stesse svolgendo una operazione di facciata, con sicuro ritorno di immagine hanno avuto ragione, dato che dalla vendita on line sicuramente non entreranno i soldi necessari per le vetture che saranno acquistate fino al 2016, come scrive anche il "Fatto Quotidiano" in un articolo di Thomas Mackinson del 20 marzo scorso... Continua a leggere il mio articolo su www.puntomagazine.it
L'operazione era quella di dare un segnale forte in favore del risparmio per cercare di restituire un minimo di credibilità alla politica; purtroppo però non è andata così perché, dal principio, in molti dicevano che l'Italia aveva dato l'impressione di essere alla canna del gas, ma tutto è tornato a posto quando si è appreso che in realtà saranno acquistate 210 vetture nuove fiammanti e tutte blindate, con un impegno di spesa di decine di milioni di euro, tant'è che l'ultima gara si è chiusa qualche giorno fa.
Coloro che pensavano che la Presidenza del Consiglio stesse svolgendo una operazione di facciata, con sicuro ritorno di immagine hanno avuto ragione, dato che dalla vendita on line sicuramente non entreranno i soldi necessari per le vetture che saranno acquistate fino al 2016, come scrive anche il "Fatto Quotidiano" in un articolo di Thomas Mackinson del 20 marzo scorso... Continua a leggere il mio articolo su www.puntomagazine.it
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