La Camera del Deputati e il Senato della Repubblica: sembra di essere al bioparco

Ahi serva Italia, di dolore ostello, /nave sanza nocchiere in gran tempesta, /non donna di province, ma bordello! Così scriveva Dante Alighieri nel sesto canto del Purgatorio che reca l'invettiva contro l'Italia.
A quei tempi l'Italia era un insieme di staterelli sembre in lotta tra di loro, ma mai versi furono più appropriati di questi per descrivere le condizioni in cui si trova un'Italia psudo-moderna orfana di scuola, sanità e con cervelli migranti, che non ha intenzione alcuna di lasciarsi alle spalle un ventennio di politica spregiudicata sia da un lato che dall'altro.
Venti anni di delegittimazioni, forzature e scompigli che hanno ridotto il paese a non avere un "nocchiere", a non sapere fino all'ultimo giorno dell'aumento dell'iva, a non avere un futuro chiaro e certo, a non avere un barlume di ripresa. Un paese che va calmorosamente alla deriva e chi oggi è alla guida sembra non avere la più pallida idea di dove condurlo.
Quando il super-fanta-mega governo delle "larghe intese" (oggi ristrette) ha assunto l'incarico, le dichiarazioni sembravano uscire dalle menti di persone che mai prima d'ora hanno amministrato e la responsabilità di quanto sta accadendo sia sempre di qualcun'altro.

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