Berlusconi ha parlato per non dire nulla

Beh ci siamo l'Italia va a rotoli e nessuno se ne occupa questo è il succo della giornata di ieri. Berlusconi interviene a Borsa chiusa per evitare palesemente il giudizio del mercato che avrebbe detto, come del resto tutti si sono accorti, che nel discorso del premier non c'è una briciola di discontinuità nemmeno a volerla pagare.

L'unica cosa che vale la pena di sottolineare è l'ammissione dell'esistenza della crisi che sino ad ora era stata liquidata dal premier come fattore psicologico. I nodi cruciali dei discorsi di B., infatti, erano incentrati sul fatto che l'Italia era e resta un paese solido che sta affrontando la crisi meglio degli altri e che la crisi non esisteva oggi sul secondo punto finalmente si ammette la realtà.

Il primo punto, tuttavia, nella mente di Berlusconi resta immobile: l'Italia è un paese solido e le nostre banche reggono alle simulazioni di stress, ma  non si capisce perché si cresce allo 0,1% chiaramente insufficiente per portare il Paese fuori dalla stagnazione.

Ieri si è chiusa un'altra triste giornata della politica italiana con un discorso alla Camera francamente impalpabile, con un Premier che torna ad indossare i panni del pupazzetto imprenditore, mentre tutta la drammaticità del momento lo si legge sulla faccia di Tremonti. L'impressione, invece, data dai deputati soprattutto di maggioranza è che non hanno ben chiaro quello che sono stati chiamati a svolgere attraverso il mandato ricevuto dagli italiani.

Che sia venuto il momento di sciogliere le camere?!

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