Lo scudo fiscale fa venire gli scrupoli anche a chi lavora in banca

Ho letto un articolo su "Il Fatto Quotidiano" di ieri che mi praticamente lasciato spiazzato ed incredulo, l'intervista a firma di Francesco Bonazzi ha rivelato un aspetto che sinceramente non mi aspettavo mimimamente: un uomo che lavora in banca da venti anni rilascia un amareggiatissimo sfogo riguardo la legge sullo scudo fiscale.

Ciò che fa impressione leggendo è l'episodio in cui l'imprenditore dichiara meno del suo dipendende, per non citare la possibilità di respingere anche la Guardia di Finanza che senza mandato non può nulla, ma anche avendolo deve essere nominativo e la legge assicura l'anonimato.

Credevo, illudendomi, che vi sarebbe stato un maggiore controllo da parte della Banca d'Italia qualora vi sia odore di riciclaggio, ma siccome i fondi che rientrano sono "scudati" non potranno nemmeno controllarli, mi chiedo se qualcuno ha già prov veduto a mandare la legge ai preposti organi di controllo, perché effettivamente è scandaloso, non credevo che si prevedesse, in questa legge che a mio parere è criminosa, tanto da allarmare addirittura i dipendenti delle banche che, come nel caso in questione, si lasciano andare in sfoghi a giornali che sicuramente pubblicheranno la notizia.

Per leggere l'intervista clicca qui.

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