Ecco riscatta il terrore H1N1: cerchiamo di non farci prendere dal panico

La paura dell'influenza suina si era sopita con l'estate, ma adesso eccola destarsi con la prossima apertura delle scuole. Molto è stato detto e inventato sull'influenza H1N1, ma poche sono le verità e le sicurezze che si hanno.

Sono molti gli interrogativi:
  • Il virus muterà e risulterà imprendibile anche per il vaccino?
  • Si combinerà con quello stagionale?
  • Sarà dannoso e letale?
  • Infetterà veramente una persona su tre?
  • Quando verrà il picco?
La risposta a queste domande è un ricco: "non si sa". Per il momento i virologi possono solo fare previsioni e ipotesi basandosi sulle pandemie passate e sperare che vada tutto per il meglio.

Detto questo è necessario basarci su ciò che sappiamo: tanto per cominciare il virus non è così aggressivo e la stragrande maggioranza dei casi si è risolta con tre giorni di febbre leggera; è bene anche ricordare che solo un caso è stato più grave, il ragazzo di Monza, ma tutto sommato sembra che si stia riprendendo.

Altri segnali incoraggianti vengono dall'Istituto superiore di sanità, infatti, ribadiscono la poca aggressività del virus; ciò non significa che non vi saranno casi gravi del resto anche l'influenza stagionale li ha, basti pensare che provoca circa ottomila morti l'anno nel mondo, ma stranamente non se ne parla minimamente. Le persone più a rischio di contrarre il virus H1N1 sono gli obesi, i malati cronici, i diabetici, gli immunodepressi e donne gravide.

L'Istituto superiore di sanità, nella presona di Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto, dice che sono disponibili due tipi di antivirali che, in ogni caso, vanno usati solo per gravi complicazioni del resto non hanno avuto i risultati sperati per il paziente di Monza, le cui condizioni vanno migliorando.

La vera arma contro il virus sarà, come sempre, il vaccino pronto per il 15 novembre sperando che non arrivi prima il picco. Il vaccino non sarà vendibile in farmacia, lo inietteranno i medici. Saranno, pertanto vaccinati gli operatori di soccorso, come medici, infermieri, le forze dell'ordine e i soggetti a rischio, solo dopo sarà la volta della popolazione tra i 2 e i 27 anni, tuttavia sono in corso studi per cercare di abbassare l'età a sei mesi come avviene per l'influenza stagionale. In questo modo, come dicono le autorità competenti, sarà vaccinato circa il 40% della popolazione.

Queste sono le notizie reperibili sul virus H1N1 e la pandemia. Inutile allarmarsi senza motivo.

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