G8, quando si dice una cosa e se ne fa un'altra

Non c'è niente da fare l'Italia è proprio il paese del contrario, una sola volta che si fosse stati coerenti. C'era il fascismo la maggior parte degli italiani era fascista, quando è caduto la stessa parte era sempre stata contro. Berlusconi vince le elezioni quando a sentir parlare la gente per strada non lo ha votato nessuno, ma come è possibile. I politici parlano della questione morale: chi va con i travestiti, chi va con le prostitute etc. etc. Si parla di mettere un freno alla droga, chi non ricorda il servizio shock delle iene della droga in Parlamento e le polemiche sopite di quel periodo.

Adesso al termine del G8 che, a quanto dicono tutti, ha ridato un p0' di credibilità all'Italia ma a mio avviso è tutto da verificare, è tempo di tirare le somme: a sentire Berlusconi è andato tutto bene con risultati tutti positivi, ma a risultati positivi in Italia corrispondono usanze negative.

Al G8 si è stati tutti d'accordo che la questione economica e finanziaria mondiale deve avere nuove regole è un'etica ineccepibile, tuttavia in Italia il falso in bilancio è depenalizzato e questo la dice lunga sulle regole e sull'etica: negli USA si prendono 30 anni di carcere; in Cina, esagerando, c'è la pena di morte tutti ricorderanno il caso del latte contaminato.

Per quanto concerne l'ambiente gli stati emergenti hanno fatto valere il loro sacrosanto diritto ad inquinare per crescere come abbiamo fatto noi in passato, però i paesi più industrializza tra cui ci vantiamo di essere hanno deciso di dare un taglio alle emissioni: tutti diranno che bello, come siamo bravi, ma in pochi sanno che l'Italia è continuamente sanzionate per non recepire in tempo le direttive europee sul taglio delle emissioni: non mi riferisco a quelle delle auto dove i costruttori sono addirittura in anticipo. Come se non bastasse è passato al Senato il DDL che riporta l'Italia al nucleare, ma quanti sanno che da una centrale a Fissione sia essa si prima, seconda o terza generazione tra le scorie, per citarne una, vi è anche il plutonio che ha tempi di decadimento di 24mila anni quindi, rapportandolo alla vita dell'uomo, resta radioattivo per un eternità. Senza contare il forte rischio sismico cui è soggetta l'Italia, per tanto, individuare un luogo sicuro dove costruirle è un'impresa ardua. Per me le costruire centrali adesso è inutile perché la prima, se tutto va bene, sarà pronta tra 25 anni quando la domanda di energia sarà sicuramente cresciuta. Sarebbe stato meglio non abbandonare proprio il programma nucleare anziché riprenderlo, senza contare che il costo di uranio e del plutonio è aumentato.

Riguardo alla questione degli aiuti per l'Africa, se non ho capito male, si tratta di 20 miliardi di dollari in totale, ma sappiamo bene che di quanto è stato promesso dall'Italia il nostro Governo ne ha elargito solo il 3% sarebbe stato meglio non promettere nulla avremmo fatto una figura migliore. Alla luce di questo non sono convito che l'Italia faccia la sua parte questa volta.

Quindi ancora una volta da noi si predica bene, ma si razzola malissimo.

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