Non capisco a cosa serve Bertolaso

Come spesso accade dopo una serie di sfoghi per un po' di tempo non aggiorno il blog, ma quando le stronzate raggiungono l'orlo traboccano di conseguenza devo scrivere.

Anche oggi è un giorno di dolore per l'Italia (come se ne mancassero): mi riferisco all'incidente ferroviario di Viareggio dove, come al solito, anziché affrontare il problema con serietà ecco giungere di nuovo il salvatore della Patria, il difensore della dignità, il "Cavaliere" senza macchia (così si dice) e senza paura che annuncia di recarsi alla sfortunata città di Viareggio per "prendere in mano la situazione".

Con queste parole il Premier sminuisce per l'ennesima volta la figura di Bertolaso che, tapino, si vede ancora una volta "privato" dei suoi poteri per un fine maggiore ovvero quello di cercare di riabilitare la figura di Berlusconi che, a quanto sembra sta cadendo a pezzi: basti pensare che anche la Chiesa lo tiene a distanza per la sua vita frivola.

Non me ne voglia il Dott. Bertolaso ma se fossi in lui, compiendo un atto di amore verso la Patria, tornerei al mio mestiere rinuncerei alle deleghe facendo risparmiare, altresì risparmiare allo Stato un sacco di soldi. Capisco che lui vuole bene all'Italia e la vuole proteggere, ma capirà che se ogni volta che accade qualcosa arriva l'estremo baluardo della libertà a "risolvere" tutti i problemi a mo' di supereroe, il suo ruolo è da considerarsi un interim di Berlusconi.

Caro Bertolaso, perché pesare ancora sullo Stato... si dimetta tanto c'è Berlusconi!

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