Quando la politica vuole fare qualcosa tutto passa sotto silenzio: Il DDL Levi di nuovo si aggira per le aule parlamentari.

Caro Macinino,

quando sei sicuro che non puoi scendere più in basso di così, quando sei convinto che un po' di libertà ti sia rimasta solo sul web ecco che il Governo vede e provvede nel più completo riservo.

Ricordi quando il Governo Prodi, con il disegno Levi-Prodi, stava per mettere il bavaglio al popolo della rete prevedendo che tutti i blog dovevano essere iscritti al ROC (Registro Operatori della Comunicazione), ecco il pericolo non è passato come tutti credevano: il Governo nuovo, avendo a cuore tale questione ha deciso di rispolverarla, tanto che è stata assegnata alla "VII Commissione Cultura il 6 novembre 2008" nel più totale silenzio.

Se tutto passasse, caro Macinino, dovrei darti la morte di mia mano perché altrimenti diventeresti clandestino a quanto sembra, mentre si profilerebbero cose molto più gravi per me, a maggior ragione qualore inserisca su di te un banner pubblicitario.

Incredibile la prima volta scoppiò un putiferio, molti politici si dissociarono e quel tentativo di imbavagliare la rete subì una battuta d'arresto. Nel frattempo il Governo era caduto e tutti i blog e bloggers erano molto più tranquilli, ma Governo nuovo, legge vecchia e applaudita.

La prima volta, caro Macinino, i tuoi amici blog furono salvati da un giurista, tale Valentino Spataro; adesso di nuovo un giurista, Daniele Minotti, pone l'attenzione su questo punto e grazie a PI che, come sempre attentissimo a queste vicende, funge da cassa di risonanza notevole.

A questo punto no mi resta di aggiungere alle tue "Campagne per il bene comune" anche quella promossa dal buon Tonino Di Pietro, l'unico Politico che ha le p...e abbastanza solide da contrastrare questo clima di diritti negati.

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