Non si tratta di essere noi contro loro ma di innovazione politica e sociale contro l'immobilismo totale


Oggi è la festa della Repubblica, anzi al momento in cui mi appresto a scrivere questo post la festa della Repubblica sta per terminare. Per me questa giornata ha un valore ancora diverso perché sancisce il passaggio da una Repubblica in cui i pregiudicati entravano nel governo per salvarsi ad una dove il finalmente il Governo è formato da incensurati. Lo dico quasi ogni domenica, nelle famiglie che mi invitano per discutere del programma elettorale del Movimento 5 Stelle di Qualiano in vista delle prossime elezioni: "Sostituiremo al puzzo insopportabile del compromesso morale con il fresco profumo della libertà o legalità". Beh, cari amici, ci stiamo riuscendo! Vedere oggi il
Presidente del Consiglio dei Ministri passeggiare tra la gente come se si conoscessero da sempre fa bene al cuore. Siamo riusciti in una impresa sulla quale francamente non avrei scommesso un euro: persone che sanno effettivamente e con certezza quanto costa un litro di latte ed un pezzo di pane che stanno per governare la Nazione più bella del Mondo intero.
Nel ristretto quadro della realtà di una città di provincia degradata come Qualiano vogliamo fare la stessa cosa: far capire che i cittadini non sono servi della gleba ma elementi fondamentali per la crescita di tutta la comunità.
Per strada mi fanno sempre le stesse domande: perché sei così duro ed arrabbiato? Perché tirate fuori temi tanto scottanti che altri non dicono? Perché ce l'avete su con i vostri avversari politici? Oggi che è la festa che unisce tutti gli italiani vorrei provare a rispondere.
Alla prima domanda voglio rispondere con un'altra domanda: come fate a restare tranquilli e non arrabbiarvi quando le cose vanno così male? Come fate voialtri a non arrabbiarvi guardando la miseria che è intorno ad ognuno di noi e quella ulteriore generata da leggi sciagurate come il "job act". Noi tiriamo fuori temi scottanti e portiamo alla luce imbrogli perché vogliamo bene ai nostri figli l'unica forza che ci resta. Tiriamo fuori problemi di cui nessuno vuole parlare perché quando diventeranno adulti i nostri piccoli non dovranno dirci: papà, mamma ma che razza di paese ci avete lasciato e in che razza di degrado ci avete condannati a crescere. Tiriamo fuori temi che solo a pensarli alcuni dei nostri avversari politici si cagano sotto perché vogliamo evitare che i nostri figli abbandonino la loro città e la loro Patria, noi vogliamo sul serio bene all'Italia. Non siamo contro le persone che oggi si apprestano a concorrere per amministrare la città, ma contro il loro modo irrispettoso di trattare l'intelligenza dei cittadini, noi non sopportiamo più il loro modo anacronistico di fare politica. Noi ci scagliamo contro i loro metodi che vanno a distruggere le famiglie con contrapposizioni, che altrimenti non esisterebbero, ogni qualvolta si ripresentano le elezioni. Sette liste da una parte di un candidato Sindaco, sette liste dalla parte di un altro candidato sindaco, altre due liste di un'altro ancora e alla fine ci siamo noi con Movimento 5 Stelle con una lista di 16 persone più il candidato Sindaco. Ma veramente sperate che il fidanzato della nipote dello zio del nonno possa occupare un posto in Consiglio comunale? La sua candidatura e i suoi voti porteranno solo alla vittoria del loro capolista. Non importa il candidato quanto sia preparato o in gamba, farà eleggere di certo il più volpone ed i risultati di questa operazione sono sotto gli occhi di tutti.
Allora penso a mio fratello che serve la Patria a Palermo, indossando con onore ed orgoglio la divisa dei Carabinieri e che cresce con sua moglie il suo piccolo; Penso a mia sorella e alla mia famiglia che da quando è nata con la sindrome di down, insieme, combattono continuamente contro uno Stato e un comune che anziché aiutarli mettono loro continuamente e costantemente i bastoni tra le ruote; Penso a Maurizio ed Emma che vivono di cultura ed investono sui figli; penso ai miei amici di sempre e gli interminabili discorsi degli ultimi anni per migliorare Qualiano, Penso a quell'albero tagliato davanti casa di Antonio Puzo; penso alla tenacia di Emanuele ed ai sogni di Pasquale che le prova tutte per costruirsi un futuro e presto sarà costretto anche lui ad abbandonare la sua terra. Vi basti questo come spiegazione del perché non sopporto più la politica che portano avanti i miei avversari politici. La mia visione della città... anzi la visione che condivido con il fantastico gruppo di candidati del Movimento 5 Stelle di Qualiano, guarda alla rettitudine, all'uguaglianza davanti ai doveri ed ai diritti, guarda alla democrazia diretta, guarda alla meritocrazia, guarda alla condivisione, guarda a creare occasioni per costruire lavoro non a distruggerle, guarda ad incrementare la cultura, guarda a combattere la dispersione scolastica, guarda all'innovazione tecnologica. La nostra visione è per tutti non per pochi.
Viva l'Italia

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